La pace è di per sé una meraviglia non scontata, non così comune, non così irreversibile….
Occorre ritrovarla …occorre sperimentarla… occorre conoscerla a fondo per poterla riprogrammare dentro le tempeste della mente e l’agitazione convulsa dei pensieri che ci mandano in sovraccarico…
Da sempre ho sentito il bisogno di pace, di calma, di quiete e serenità e ho avuto profonde difficoltà a gestire le liti, i conflitti che facevo di tutto per evitare…
Sono stata a lungo nascosta e sfuggente da tutto ciò che significava urla, rabbia, aggressività… ma poi mi sono ritrovata a fare studi specifici sull’aggressività dei bambini…ho letto “Bambini che odiano” per scrivere una tesi, per comprendere questo fenomeno che giudicavo anche pesantemente dal punto di vista morale .
Ho dovuto fare un’esperienza di teatro per accogliere il diritto di arrabbiarmi, per riconoscere il valore di questa emozione….
A distanza di anni ho letto in un libro di crescita personale della differenza tra conflitto e guerra, anche se erroneamente vengono usati come sinonimi .
Il conflitto è inevitabile in ogni relazione umana perché non si può piacere a tutti, non si può andare d’accordo su tutto, perché è utile il confronto, lo scambio, avere opinioni, credo, convinzioni differenti…
E questo allarga gli orizzonti, ci consente di vedere molto al di là del proprio naso…
E la ricerca della felicità e della realizzazione della mia vera natura mi ha spinto oltre… dopo la scuola di specializzazione… numerosi corsi inerenti il movimento… corsi inerenti il corpo e la sua energia… la danzamovimentoterapia e il valore intrinseco, profondo e arricchente della creatività…
E di passo in passo… tanto lavoro di carattere personale per smontare credenze, per rinforzare la propria autostima, per sentirmi sempre meglio nei miei panni…per incontrare l’armonia profonda che nasce dallo stare bene con sé stessi e con gli altri.
Prendere atto che la vita e ciò che ci capita non è casuale, ma è indotto inconsciamente dai nostri stessi pensieri, dalle emozioni che viviamo, dal linguaggio intimo che sottostà…è stato importante…mi ha tolto da quella posizione di vittima che mi sono costruita e ho mantenuto per molto tempo, fin dai cinque anni quando mi sentivo profondamente handicappata, diversa, non degna, non all’altezza, non abbastanza intelligente, capace….E allora ti senti un po’ sfortunata, amicizie che ti sfruttano, gruppi che non ti considerano, sentirsi invisibile…
E poi arriva il giorno che comprendi che occorre andare oltre, occorre prendere la vita in mano, occorre non solo analizzarsi, non basta guardarsi sotto il microscopio…occorre agire…
Occorre sentirsi pieni protagonisti in grado di fare di tutto e di più !
Acquisisci un concetto diverso di “potere personale”!
Questa è una super sintesi di un miriade di passaggi intermedi…davvero come salire una scala che ha gradini ad altezze diverse…